Liberi!
"Se voi perseverate nella mia parola, voi sarete veramente miei discepoli; e conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi" (Giovanni 8-31-32). Non c'è libertà senza verità e non c'è verità senza Parola. Perchè Cristo è la Parola che si è fatta carne per noi e tra noi. Gesù per amore ha dato tutto se stesso per l'umanità; ma per lo stesso amore ha avvisato l'umanità: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per me" (Giovanni 14:6). La Via è una! La Verità è una!, tutto il resto è falsità, menzogna, confusione. "Nel principio la Parola era, e la Parola era appo Dio, e la Parola era Dio (...) E la Parola è stata fatta carne, ed è abitata fra noi (e noi abbiam contemplata la sua gloria, gloria, come dell'unigenito proceduto dal Padre), piena di grazia, e di verità" (Giovanni 1, versi 1 e 14). Il cuore degli uomini è incline alla malvagità e tutti hanno peccato. Questo significa essere schiavi del peccato e destinati alla morte spirituale perchè "il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna, in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 6:23). Se proviamo ad avere uno sguardo d'insieme di tutta la Bibbia, Nuovo e Vecchio Testamento, ci accorgiamo di come tutto meravigliosamente, ritorna, tutto perfettamente combacia, come una infinità di tessere d'un mosaico. Ed il disegno divino, eterno ed universale è Cristo: “Poiché da Lui, e per Lui, e per amore di Lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen” (Romani 11:36). Tutti noi dobbiamo comprendere questo: " ... la grazia e verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo" (Giovanni 1:17). La Verità è una e procede direttamente da Dio attraverso Cristo ed è conoscibile nella Parola. E la Verità non è trattabile, non è negoziabile e non può essere frutto di mediazione umana. E attenzione anche a quella storia della buona fede che non salva e non salverà nessuno. La Verità è Cristo e la salvezza è soltanto in Cristo. Molti si vantano di praticare quella pregevole arte di ricercare la verità ma costoro non la trovano mai. Eccola la Verità: si chiama Cristo ed è perfettamente conoscibile nella Parola di Dio. E' un dono per te, per me, per noi; è il dono della Croce che ci porta ad avere "pace presso Dio" (Romani 5:1). Soltanto "la verità vi farà liberi": liberi da ogni dipendenza, liberi dal peccato, liberi dalla depressione, liberi dalla oppressione ma soprattutto liberi dal peccato che impedisce quella relazione di pace con Dio. La Verità è conoscere veramente Cristo e la Parola. Molti si dicono o si vantano di essere cristiani e di conoscere Cristo o portano una qualche etichetta di cristianesimo. Ma ciò che conta è che Cristo conosca noi. "Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore ..." abbiamo fatto questo e quello nel tuo nome ... "Ma io protesterò loro: Io non vi conobbi giammai; dipartitevi da me, voi tutti operatori di iniquità" (Matteo 7:22-23). Quando poi conosci la verità, non puoi che sottometterti alla verità. Nella sottomissione a Cristo, nella fede, nella ubbidienza e nel servizio, siamo innalzati al Padre. Questa Via, della Verità conduce alla Vita eterna. Non una religione, non una denominazione, non insegnamenti umani ma la Verità di Cristo rivelata nella Parola per la potenza dello Spirito Santo. Non hai bisogno di altro, se non di Cristo, se non della Verità. Apri la tua Bibbia e ricerca Cristo con tutto il tuo cuore. E la Verità si aprirà a te.
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A Dio tutta la gloria. Dio ci benedica.
Per quanti ancora non credono, o non sentono o non hanno questa presenza, vorrei aggiugere questo: non si è mai più lontani di un passo dalla Croce. Un passo di fede. Quando gli uomini dicono che tutto è finito, con un passo di fede, in Cristo, l'universo si apre, tutto diventa possibile, e tutto inizia in modo nuovo.

"Ma chi sarà perseverato infino al fine sarà salvato. E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, in testimonianza a tutte le genti; ed allora verrà la fine" (Matteo 24:13-14).
“Levatevi, e camminate; perché questo non è il luogo del riposo; a motivo della sua contaminazione, egli vi dissiperà, ed anche d’una dissipazione violenta” (Michea 2:10). L’Italia e l’Europa, come anche gli Stati Uniti, stanno vivendo un cristianesimo morto. La fede di molti si sta raffreddando, molte false dottrine sono entrate nelle chiese evangeliche e sono salite sul pulpito, contaminando il messaggio. Molti peccati sono tollerati, fino al punto di essere giustificati in nome della carità e falsamente utilizzando gli insegnamenti biblici. Si pensi all’omosessualità la cui pratica è stata abbracciata anche da presunti pastori. Omosessualità già considerata peccato sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento e ancora oggi da considerare peccato da chi crede nella Parola di Dio [“Non giacer carnalmente con un maschio: ciò è cosa abominevole. Parimenti, non congiungerti carnalmente con alcuna bestia …” (Levitico 18:22-23). “ Perciò, Iddio li ha abbandonati ad affetti infami: poiché anche le loro femmine hanno mutato l’uso naturale in quello che è contro a natura. E similmente i maschi, lasciato l’uso naturale della femmina, si sono accesi nella loro libidine gli uni inverso gli altri, commettendo maschi con maschi la disonestà, ricevendo in loro stessi il pagamento del loro errore qual si conveniva” (Romani 1:26-27)]. Quanto sta avvenendo è perfettamente in linea con le Scritture e con quanto deve accadere negli “ultimi tempi”. “E poiché l’iniquità sarà moltiplicata, la carità di molti si raffredderà” (Matteo 24:12). Gesù stesso arriverà a dire: “Ma, quando il Figliuol dell’uomo verrà, troverà egli pur la fede in terra?” (Luca 18:8). Questo contesto di malvagità che la chiesa sta attraversando sta mettendo alla prova i figli di Dio, perché il deserto tocca anche noi. Ma non dimentichiamo che anche i santi del passato hanno attraversato il deserto; e anche nel deserto, Cristo è già passato prima di noi tracciando la Via. “Essendo per ogni maniera afflitti, ma non però ridotti ad estreme distrette; perplessi, ma non però disperati; perseguiti, ma non però abbandonati; abbattuti, ma non però perduti (…) Poiché noi che viviamo siamo del continuo esposti alla morte per Gesù” (2 Corinzi 4:8-11). Siamo altresì deboli perché preghiamo poco, perché trascuriamo le riunioni in chiesa, perché apriamo poco le nostre Bibbie, perché ancor meno pratichiamo l’amore fraterno, la carità e gli insegnamenti della Parola. Non vediamo Dio all’opera perché abbiamo trascurato di coltivare la nostra fede alla Sua presenza e non curiamo la ricerca, in ogni tempo, dello Spirito Santo. Fratelli e sorelle nel Signore, torniamo a Cristo, torniamo al primo amore. Questo è il tempo di levarsi e camminare con Cristo e per Cristo. Supplichiamo un risveglio perché il corpo di Cristo, la Sposa, possa tornare ad essere ripiena della potenza dello Spirito Santo ed avere la forza di testimoniare ancora che Gesù Cristo è il Signore e l’unica speranza per questa generazione, in questo tempo.
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“La morte de’ santi del Signore è preziosa nel suo cospetto” (Salmo 116:15). Nel tempo, ognuno di noi deve fare i conti con la perdita di persone care, quasi fosse una preparazione anche alla propria dipartita. Nessuno si illuda di essere umanamente eterno, poiché i nostri giorni sono ab antico contati e le nostre vite, ogni momento, nelle mani di Dio. Giobbe dirà: “Il Signore ha dato, il Signore ha tolto; sia benedetto il Nome del Signore” (Giobbe 1:21). “Poiché noi che viviamo siamo del continuo esposti alla morte per Gesù; affinché ancora la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale” (2 Corinti 4:11). Cristianamente, riceviamo il dono della vita per glorificare Dio e per testimoniare l’immenso amore di Cristo. Perfettamente esprime questo concetto Paolo dicendo: “Io son crocifisso con Cristo; e vivo, non più io, ma Cristo vive in me” (Galati 2:20). Come discepoli di Cristo (non dico credenti, ma discepoli) non siamo attaccati alle cose di questo mondo e neppure alla nostra propria vita, perché appartiene a Dio. Camminiamo per la Via della Verità, attraversiamo deserti, tempeste e tenebre ma Dio cammina con noi e ciò che più conta è rimanere fedeli all’Eterno. La nostra meta è incontrare Cristo, “faccia a faccia”. Come e quando andremo via da questo tempo, non è importante. “Poiché nessuno di noi vive a se stesso, né muore a se stesso. Perché, se pur viviamo, viviamo al Signore; e se moriamo, moriamo al Signore; dunque, o che viviamo, o che moriamo, siamo del Signore” (Romani 14:7-8). Sappiamo che sono parole forti e fuori dal comune senso. Ma questo è il Cristianesimo secondo la Parola di Dio. “Perché la parola della croce è ben pazzia a coloro che periscono; ma a noi, che siam salvati, è la potenza di Dio” (1 Corinti 1:18).


