Pentecostali nel mondo

Roma, Mercoledì 30 Aprile 2025 23:48

Tempi malvagi. Tranquilli, il peggio deve ancora arrivare

Dio è sovrano dei tempiCome cristiani il cui riferimento è Cristo e la Bibbia, Parola di Dio, viviamo nel mondo come pellegrini in terra straniera. Siamo esposti a tutto ma anche guardati dall'alto e preservati per la sua gloria. Poichè sappiamo in chi abbiamo creduto, qualunque cosa accada, siamo nelle sue mani e "tutte le cose cooperano al bene, a coloro che amano Iddio" (Romani 8:28). Nella prospettiva profetica della Parola, sappiamo di vivere in tempi malvagi ma sappiamo anche che tempi ancora più bui stanno per arrivare. Ma Dio è sovrano ed Egli ha i tempi e la storia nelle sue mani; e noi siamo il frutto del sangue dell'Agnello, morto in croce per noi. In questi tempi e nei giorni a venire, la rivelazione della gloria di Cristo provvederà la forza necessaria per rimanere fedeli all'Evangelo della grazia e continuare a testimoniare del buon profumo di Cristo. Come possiamo trovare o avere questa forza? "cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia ... non siate dunque con ansietà solleciti del giorno di domani" (Matteo 6:33-34). Conosciamo di più Dio, preghiamo, meditiamo la Bibbia, più tempo alla sua presenza, chiediamo più fede, più carità e la pienezza dello Spirito Santo. Camminiamo per la Via e conosceremo "la verità, e la verità vi renderà liberi" (Giovanni 8:32). 

Perchè io sono la Via, la Verità e la Vita

perchè io sono la Via, la Verità e la VitaQuando penso al sacrificio della Croce ed a quanta poca stima noi facciamo dell'Amore di Cristo ... a quanto poco tempo consacriamo alla Sua maestà ... a quanto poco timore e riverenza abbiamo quando ci accostiamo alla Sua santità ... Oh Signore, abbi pietà, abbi misericordia di tutti noi. Cristo poteva dall'alto intercedere per gli uomini, poteva parlare con il Padre e con lo Spirito Santo, poteva guardare gli uomini da lontano ed in qualche modo intervenire in loro favore. Ma questo non sarebbe bastato alla perfetta santità celeste, alla giustizia del regno de' cieli. Signore manda me! Cristo offrì se stesso, senza riserve ... andrò Io a prenderli, pagherò Io il conto del peccato, mi farò uomo, mi caricherò dei loro dolori e delle loro malattie e scenderò sino agli abissi della morte, versando tutto il mio sangue per tutti coloro che vorranno credere in me. Io traccerò quella Via che non esiste, Io mostrerò loro la Verità e ristabilirò la pace con il Padre, perchè abbiano Vita eterna. Perchè "Io sono la Via, la Verità e la Vita e nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Giovanni 14:6).

Ancora oggi è grazia, ancora oggi Cristo Gesù salva, sana, battezza. "Poichè Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo Unigenito Figliuolo, affinchè chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna" (Giovanni 3:16). Quanlunque dolore, qualunque malattia, qualunque peccato, nulla può essere tanto grande da resistere al sangue versato alla Croce: "Non piangere; ecco il Leone, che è della tribù di Giuda, la Radice di Davide, ha vinto ..." (Apocalisse 5:5).

Luoghi aridi e tenebre di solitudine

Dio provvederà cose migliori"Ed avete dimenticata l'esortazione, che vi parla come a figliuoli: Figliuol mio, non far poca stima della disciplina del Signore, e non ti perdere d'animo quando sei da lui ripreso; perchè il Signore castiga chi egli ama, e flagella ogni figliuolo ch'egli gradisce" (Ebrei 12:5-6). Una delle fonti di dubbio per il credente è sempre rappresentato dall'attraversamento della prova. Tutti noi attraversiamo il deserto, luoghi aridi e tenebre di solitudine; allora gridiamo a Dio il nostro dolore e lamentiamo la sua assenza, provando l'angoscia di chi è dimenticato da Dio. Ma la Parola di Dio dice tutt'altra cosa. I salvati per grazia sono il frutto del sangue versato da Cristo, giammai potranno essere abbondonati o dimenticati. Noi troviamo il deserto nel Vecchio Testamento quanto nel Nuovo. Nel deserto, Dio ministra in modo diretto, esclusivo e come il vasellaio, l'Eterno forgia l'argilla riprendendola con le sue mani e passandola attraverso il fuoco per purificarla. La stessa strada fu percorsa da Cristo: "Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo" (Matteo 4:1). Dio permette il deserto e la prova non è assenza di amore ma divina presenza per "cose migliori". Quando Dio permette la prova e ci siamo dentro fino in fondo, per fede ringraziamolo perchè Egli è con noi; perchè noi siamo ancora suoi figliuoli, acquistati per il sangue dell'Agnello, ed Egli non mancherà di sostenerci e di trarci fuori, ministrandoci secondo la sua volontà in vista di cose migliori ed in vista del regno de' cieli. Qualunque cosa accada, noi siamo nelle sue mani. "Poichè a voi è stato di grazia dato per Cristo, non sol di credere in lui, ma ancora di patir per lui; avendo lo stesso combattimento..." (Filippesi 1:29-30).

Il vento soffia dove vuole

il vento soffia dove vuoleTante volte, gridiamo a Dio e Dio rimane in silenzio, sembra non risponderci. Preghiamo per un malato e la persona muore; preghiamo per un altro infermo e questo rimane nel suo letto di dolore. Allora iniziano a volare verso Dio i perchè, perchè questo, perchè quello, perchè Dio non rispondi? e magari citiamo a Dio le Scritture dicendo "sta scritto" o "Tu hai detto...", quasi a voler mettere al muro Dio o chiamarlo alle sue responsabilità. Un pò come fece Giobbe nelle sue prove. Ma Dio è Dio e non è tenuto a fare niente perchè l'essenza di tutto è la Sua volontà non la nostra. Egli è l'Onnipotente ed anche il Sovrano del tempo e del creato. Egli conosce ogni cosa, il principio e la fine di tutto sono nelle Sue mani e "il vento soffia dove vuole" (Giovanni 3:8). La nostra preghiera sia invece: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Il tuo regno venga. La tua volontà sia fatta" (Matteo 6:9-10). Il servo non dice al suo padrone cosa deve fare ma per fede glorifica il Suo Nome, crede e dice: la tua grazia mi basta!

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Quel luogo chiamato preghiera

quel luogo chiamato preghiera"Avendo dunque, fratelli, libertà d'entrare nel santuario, in virtù del sangue di Gesù, che è la via recente, e vivente, la quale egli ci ha dedicata ..." (Ebrei 10:19-20). L'autore della lettera fa un appello ed un incoraggiamento: noi che per grazia abbiamo accettato Cristo, nella preghiera ci accostiamo al Padre, con il quale Egli ci ha riconciliati. Non trascuriamo questo privilegio e questa libertà, perchè alla fine, preghiera non è parole ma un luogo, il santuario, alla presenza del Santo. Questo privilegio è il frutto dell'opera di Cristo, avendo noi oggi un gran Sommo Sacerdote e Re che è sopra la casa di Dio. "Ma tu quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa" (Matteo 6:6). Oltre le parole, Egli "vede", Egli conosce, Egli prende cura di noi. Dio ci benedica.

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