Pentecostali nel mondo

Roma, Lunedì 27 Ottobre 2025 10:57

La sofferenza dei cristiani non è una dichiarazione di sconfitta

benedetti in CristoLa sofferenza dei cristiani non è una dichiarazione di sconfitta

Poiché a voi è stato di grazia dato per Cristo, non solo di credere in lui, ma ancora di patir per lui; avendo lo stesso combattimento, il quale avete veduto in me, ed ora udite essere in me” (Filippesi 1:29). Anche questo anno volge al termine ed ognuno è alle prese con il proprio bilancio personale. Per esperienza e per i contatti con tanti fratelli sparsi in Italia ed all’estero, ho scelto di dedicare l’ultimo articolo del 2018 alla sofferenza della fratellanza in questi ultimi tempi. L’Ecclesiaste direbbe: nulla di nuovo sotto il sole. L’apostolo Pietro esorta a resistere “fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze si compiono nella vostra fratellanza, che è per il mondo” (1 Pietro 5:9). La morte, la sofferenza, la malattia, il combattimento, la mancanza … tutto è frutto e conseguenza del peccato. Nessuna di queste condizioni era presente nell’Eden per Adamo ed Eva, per i quali Dio aveva dato una parola di benedizione. E se pure la disubbidienza al Padre ha aperto la porta al peccato ed alle sue conseguenze, Cristo è tornato all’albero del frutto proibito, al legno della croce e ci ha riscattati col suo sangue, per grazia, soltanto per grazia (vedi precedente articolo http://www.pentecostalinelmondo.it/it/passo-dopo-passo/275-ritorno-all-albero.html). Ancora oggi, noi siamo benedetti della benedizione di Abramo: “e tutte le nazioni della terra saranno benedette in te” (Genesi 12:3). Perché la promessa, “la Parola è stata fatta carne, ed è abitata fra noi …” (Giovanni 1:14), e noi siamo benedetti in Cristo, eredi di Dio e coeredi di Cristo (Romani 8:17), più che vincitori in Colui che ci ha amati avanti della fondazione del mondo (Efesi 1:4). Perché allora la sofferenza? Cara sorella, caro fratello, per chi crede in Cristo e cammina per la Via, la sofferenza non è una dichiarazione di sconfitta ma una attiva partecipazione all’opera di Cristo. Stai attraversando il deserto? Gesù stesso fu condotto nel deserto dallo Spirito Santo (Luca 4:1) … come uno di noi, familiare col patire (Isaia 53:3-6). Nel fuoco, Dio ci affina alla santità; e cos’è la santità se non l’assumere in noi l’immagine e somiglianza di Cristo?!, i medesimi sentimenti, come dice Paolo (Filippesi 2:5). Ma anche nel deserto, gli occhi di Dio sono su di noi e nell’afflizione troviamo la consolazione (2 Corinzi 1:4) e l’unzione dello Spirito Santo opera in noi cose migliori. Tutti i santi uomini di Dio sono stati chiamati nel deserto in vista di cose migliori riguardanti il progetto di Dio. Questo cammino, questo tempo, la tua vita e le vite del popolo di Dio hanno una sola chiamata: Cristo, la Via, la Verità e la Vita. Qualunque cosa accada “or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene, a coloro che amano Iddio; i quali son chiamati secondo il suo proponimento” (Romani 8:28). Ma pure, l’afflizione è soltanto per un tempo, perché la chiamata è a testimoniare il buon profumo di Cristo, ad essere noi stessi benedizione per gli altri e “fruttificando in ogni opera buona, e crescendo nella conoscenza di Dio” (Colossesi 1:10).

Cari in Cristo, cerchiamo prima il regno di Dio e la sua giustizia (Matteo 6:33) ed il Padre si prenderà cura di noi (El Shaddai) e provvederà ad ogni nostro bisogno in abbondanza. Portiamo a Lui ogni peso per i meriti di Cristo, con fede perché “tutto è compiuto” (Giovanni 19:30). “E chinato il capo rendè lo Spirito” (verso 30). Lo Spirito Santo è per te, è con te e con il popolo di Dio in vista dei giorni di gloria. Sii benedetto in Cristo!

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FALSI VANGELI

Cristo: la Via, la Verità, la VitaFALSI VANGELI  

"Io mi meraviglio che così presto voi passiate da Colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo. Il quale poi non è un altro vangelo; ma ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertie l'Evangelo di Cristo. Ma quand'anche noi, quand'anche un angelo del cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia egli anatema" (Galati 1:6-8).

"Ma temo che come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti siano corrotte e sviate dalla semplicità e dalla purità rispetto a Cristo. Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno Spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un Vangelo diverso da quello che avete accettato, voi ben lo sopportate!" (2 Corinzi 11:3-4).

"La parola di Cristo abiti in voi doviziosamente, in ogni sapienza ..." (Colossesi 3:16).

"E molti falsi profeti sorgeranno, e ne sedurranno molti. E perchè l'iniquità sarà moltiplicata, la carità di molti si raffredderà. Ma chi sarà perseverato infino al fine sarà salvato. E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, in testimonianza a tutte le genti; ed allora verrà la fine" (Matteo 24:11-14).

"Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo, ed in nome tuo cacciati demoni, e fatte, in nome tuo, molte potenti operazioni? Ma io allora protesterò loro: Io non vi conobbi giammai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d'iniquità" (Matteo 7:21-23).

Questo è il tempo che stiamo vivendo. Tante false dottrine spesso sapientemente portate ai cristiani con parole di apparente sapienza o mischiate al vero Vangelo della Grazia. Il maligno continua a dire: sta scritto. Dio conceda a ciascuno di credere nella Verità della Parola attraverso l'unica VIA tracciata da Cristo. Facciamo attenzione a non essere sedotti da dottrine ed interessi umani e così morire spiritualmente per mancanza di conoscenza.

Jehovah Shammah: la Sua presenza divina ci riempia dell'unzione del Santo.

A Dio tutta la gloria.

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Ritorno all'albero

SONO QUI PER TERitorno all'albero.

"Poi, all'aura del dì, udirono la voce del Signore Iddio che camminava per il giardino. E Adamo, con la sua moglie, si nascose dal cospetto del Signore Iddio, per mezzo gli alberi del giardino. E il Signore Iddio chiamò Adamo, e gli disse: Ove sei? Ed egli disse: Io intesi la tua voce per il giardino, e temetti, perchè io era ignudo; e mi nascosi" (Genesi 3:8-10).

Nella Genesi dopo la creazione, Adamo ed Eva vengono posti nell’Eden e godono della presenza di Elohim, il Creatore dei cieli e della terra. Ma Eva intrattiene una relazione pericolosa con il serpente che la porterà a mettere in dubbio la Parola di Dio e il comandamento di non mangiare il frutto “dell’albero della conoscenza del bene e del male” (2:17). Eva si lascia sedurre dal serpente antico perché cede alla concupiscenza della lingua, della carne, e degli occhi; e con sé trascina anche Adamo. La trasgressione apre la porta al primo peccato: quello di non avere amato Dio al di sopra di ogni cosa; perché l’amore è obbedienza alla Parola di Dio; perché nell’amore di Dio non posso dubitare della Parola. Il peccato spezza la perfetta comunione dell’origine tra Dio e l’uomo, perché un Dio tre volte Santo non può accostarsi al peccato. Per questo, quando Dio scende nell’Eden mostra la lontananza dell’uomo: Adamo, mia amata creatura, “dove sei”? ovvero, perché ti sei allontanato da me? Adamo ed Eva avvertono ora il vuoto che la trasgressione ha creato ed il peso del giudizio che incombe su loro ed hanno paura. Qui al verso 10 troviamo il primo riferimento storico alla paura umana. Dio è il nostro creatore e noi siamo dipendenti da Lui. Allontaniamoci da Dio e sperimenteremo il dolore della paura nelle sue molteplici forme. Ma quando Dio creò l’universo, disse: “Sia la luce. E la luce fu” (Genesi 1:3). Il piano della redenzione era già scritto, avanti della fondazione del mondo. Nella luce data agli uomini era già compresa la luce della Croce, innalzata dalla terra come “Sole di giustizia” (Malachia 4:2).

Nel principio la Parola era, e la Parola era appo Dio, e la Parola era Dio. (…) In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. E la luce risplende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno compresa” (Giovanni 1:1-5). “E la Parola è stata fatta carne, ed è abitata fra noi …” (1:14).

Il primo Adamo si è corrotto ed è caduto. Il secondo Adamo, Cristo Gesù, viene tra noi come uno di noi e ritorna all’albero, al legno della croce ed offre se stesso in sacrificio per l’umanità. “Il salario del peccato è la morte” (Romani 6:23) e “ogni cosa si purifica con sangue, secondo la legge; e senza spargimento di sangue non si fa remissione” di peccato (Ebrei 9:22). Il sangue dell’unigenito Figliuolo di Dio paga il salario del peccato e riscatta l’umanità, ci giustifica, ci riconcilia al Padre (Romani 5:1) e ci santifica. Da rami secchi destinati al fuoco, la Croce ci attrae per essere innestati e divenire rami santi perché la radice è Santa (Romani 11:16). Soltanto per grazia. Il primo Adamo si corrompe e si nasconde. L’ultimo Adamo, Cristo Gesù, allarga le sue braccia sulla Croce e si mostra al Padre ed all’umanità. SONO QUI PER TE!

SONO QUI PER TE, Padre mio, per pagare il conto della tua giustizia. La colpa dell’uomo ricada su di me, l’anima mia è posta per sacrificio (Isaia 53:10). “Ogni cosa è compiuta” (Giovanni 19:30) perché il sangue del “nuovo patto” è stato sparso (Ebrei 12:24).

SONO QUI PER TE, Adamo, uomo, umanità, “poiché Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque creda in lui non perisca ma abbia la vita eterna” (Giovanni 3:16). “Io ti ho riscattato, io ti ho chiamato per nome; tu sei mio” (Isaia 43:1). “Io sono la via, la verità, e la vita; nessuno viene al Padre se non per me” (Giovanni 14:6). “Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, ed io vi darò riposo” (Matteo 11:28). “Or ecco, io sono con voi in ogni tempo, infino alla fine del mondo. Amen” (Matteo, ultimo capitolo, ultimo verso).

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Cristo sarà rivelato. Jehovah Jireh

Cristo sarà rivelato. Jehovah JirehCristo sarà rivelato. Jehovah Jireh

Ed Isacco disse ad Abrahamo suo padre: Padre mio. Ed egli rispose: Eccomi, figliuol mio. Ed Isacco disse: Ecco il fuoco e le legne; ma dov’è l’agnello per l’olocausto? Ed Abrahamo disse: Figliuol mio , Iddio si provvederà d’agnello per l’olocausto. Ed essi se ne andarono amendue insieme” (Genesi 22:7-8).

 

Quando nella Genesi (1:3) Elohim, il Dio della creazione, pronuncia la parola “sia la luce”, le tenebre erano già sconfitte. Perché “Colui, che è la Luce vera, la quale illumina ogni uomo che viene nel mondo, era. Era nel mondo, e il mondo è stato fatto per mezzo di esso (…) E la Parola è stata fatta carne ed è abita fra noi … (Giovanni 1:9-14). Talché, sia la luce è anche sia sparsa tra gli uomini la potenza del sacrificio di Cristo, la giustificazione (Romani 5:1), la riconciliazione al Padre, la grazia per la quale possiamo gridare Abba Padre. La gloria di Cristo è stata sparsa per l’umanità ed ogni cosa è stata fatta in Lui, per Lui e per amore di Lui. In tutto il Vecchio Testamento, la legge ha mostrato all’uomo il proprio cuore malvagio (Geremia 4:14), la propria insufficienza e la necessità di un nuovo patto (Galati 3:24), di un patto migliore. Oltre trecento profezie indicano la venuta del Messia (es. Isaia 53) ed illuminano la Via che sta per venire. La legge, tutte le profezie e tutto il Vecchio Testamento indicano Cristo come il Salvatore del mondo, l’Agnello del nuovo e migliore patto (Ebrei 8:6) con gli uomini. Perché in fondo Gesù, “la stella lucente e mattutina” (Apocalisse 22:16), è “la via, la verità, e la vita” e “nessuno viene al Padre se non per me” (Giovanni 14:6). Senza conoscenza di Cristo non ci può essere conoscenza di Dio, dell’unico vero Dio creatore dell’universo (Giovanni 14:7). “Gesù Cristo il Nazareo (…) Esso è quella pietra … la quale è divenuta la pietra angolare. E in nessun altro è la salvezza; poiché non vi è alcun altro nome sotto il cielo, che sia dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati” (Atti 4:10-12). Jehovah Jireh, Dio provvederà (Genesi 22:14) e l’umanità vedrà la gloria di Cristo. Egli ha provveduto l’Agnello del riscatto ed Egli, Padre Nostro (Matteo 6:9), provvede alle nostre vite, giorno dopo giorno (fedeltà). Abrahamo raccolse i frutti della sua ubbidienza ed ebbe una potente rivelazione del giorno di Cristo e se ne rallegrò (Giovanni 8:56); e fu benedetto (Genesi 12:2-3, 13:16, 15:5-6), e noi con lui (Galati 3:8-9). Mosè anche ebbe una potente rivelazione del Messia, “avendo reputato il vituperio di Cristo ricchezza maggiore de’ tesori d’Egitto; perché egli riguardava alla ricompensa” (Ebrei 11:26). Vorrei concludere con questa considerazione ed esortazione. Non dimentichiamo! Non dimentichiamo la gloria di Cristo che è giunta a toccare anche noi, “perché Iddio ha tanto amato il mondo, ch’egli ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16). Stai attraversando il deserto? Non c’è gloria senza deserto ma la Via arriva al Padre. Cristo, gli apostoli ed i cristiani prima di noi hanno attraversato lo stesso passaggio nel deserto. “Voi avrete tribolazione nel mondo; ma state di buon cuore, io ho vinto il mondo” (Giovanni 16:33). Jehovah Nissi, Egli è la nostra bandiera (Esodo 17:15), la nostra vittoria. Non dimentichiamo! Ricordiamoci di Cristo! “Or ecco, io sono con voi in ogni tempo, infino alla fine del mondo” (Matteo, ultimo capitolo, ultimo verso).

A Dio tutta la gloria.

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Abba Padre, conoscere Dio

Abba Padre, conoscere DioNel nome di Dio c’è potenza, c’è forza, c’è gloria. “Nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio” …e “ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre” (Filippesi 2:10-11). “Poiché da lui, e per lui, e per amore di lui sono tutte le cose” (Romani 11:36). A motivo della giustificazione che ho ricevuto nel sangue di Cristo (Romani 5:1), ELOHIM, il Dio della creazione (Genesi 1:1), mi ha donato la vita in questo tempo ed è diventato mio Padre ed il Padre nostro (Matteo 6:10). Egli è EL SHADDAI, il mio Dio che si prende cura di me e provvede ad ogni mio bisogno, la mia fonte di vita. Jehovah Nissi, la mia vittoria, la mia bandiera (Esodo 17:15), il mio scudo e la mia roccia. Jehovah Rophè, Colui che mi guarisce (Esodo 15:26). Jehovah Rohì, il mio Pastore, e nulla mi mancherà (Salmo 23:1). Jehovah Shalom, Colui che mi dà pace in ogni tempo ed in ogni circostanza; per questo “quand’anche attraversassi la valle dell’ombra della morte, male alcuno non temerei, perché tu sei con me” (Salmo 23:4). Per Cristo nostro Signore, abbiamo “ricevuto lo Spirito d’adottazione, per il quale gridiamo: Abba, Padre” (Romani 8:15). E “per la conoscenza di colui che ci ha chiamati per la sua gloria e virtù … ci son donate le preziose e grandissime promesse; affinché per esse voi siate fatti partecipi della natura divina” (2 Pietro 1:3-4). Tutto per Cristo “che ha fatto schiarire il suo splendore nei nostri cuori, per illuminarci nella conoscenza della gloria di Dio, che splende sul volto di Gesù Cristo” (2 Corinzi 4:6). Signore, aiutaci a conoscerti di più, aiutaci ad avere la mente di Cristo (1 Corinzi 2:16), aiutaci ad avere i medesi sentimenti di Cristo (Filippesi 2:5) e la pienezza dello Spirito Santo (Efesini 5:18). 

A Dio tutta la gloria. Amen.

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