Pentecostali nel mondo

Roma, Giovedì 2 Maggio 2024 00:08

Operai nell'opera di Dio

operai nell'opera di Dio"E la mia parola, e la mia predicazione non è stata con parole persuasive dell'umana sapienza; ma con dimostrazione di Spirito e di potenza. Affinchè la vostra fede non sia in sapienza di uomini, ma in potenza di Dio" (1 Corinzi 2:4-5). "Poichè noi siamo operai nell'opera di Dio ... Poichè nessuno può porre altro fondamento che quello che è stato posto, il quale è Gesù Cristo" (3:9-11). In queste parole, il dramma e la debolezza della chiesa odierna: molte parole di sapienza umana ed assenza della guida e della potenza dello Spirito Santo. Per questo molte chiese restano spiritualmente rachitiche: non produco frutti alla gloria di Dio, non crescono in conoscenza - fede - carità e spesso finiscono consumate dalle stesse divisioni e contese interne. Come scamperemo a tutto questo se trascuriamo la Parola, la preghiera, la comunione fraterna quale corpo di Cristo? Consacriamoci del tutto al Signore ed Egli renderà ancora testimonianza di ciò con segni, e prodigi, e diverse potenti operazioni, e distribuzione dello Spirito Santo, secondo la sua volontà (Ebrei 2:4). 

Per qualsiasi necessità scriveteci ma prima di ogni cosa pregate il Padre nostro che conosce ogni profondità. Dio è buono, misericordioso e fedele.

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Falsi profeti

servendo CristoFALSI PROFETI

Tempi di grande confusione anche nelle chiese, perchè "non tutti coloro che son d'Israele, sono Israele" (Romani 9:6). Falsi profeti, falsi pastori, falsi credenti che insinuano false dottrine per interessi personali, stimando l'evangelo una possibilità di guadagno (1 Timoteo 6:5). Un pò di lievito mette a rischio una intera comunità e la consacrazione comunitaria ed individuale rischia di raffreddarsi. Per questo, quali servi di Cristo siamo chiamati ad avere conoscenza della Parola di Dio ed il discernimento dello Spirito Santo, perchè le tenebre siano riconosciute e riprese. La Verità di Cristo ci ha resi liberi per grazia; ma se andiamo fuori Via o riguardiamo alla Legge del Vecchio Testamento, allora non c'è più grazia e neppure libertà ma schiavitù del peccato. "E se tu dici nel cuor tuo: Come conosceremo la parola che il Signore non avrà detta? Quando il profeta avrà detta alcuna cosa a Nome del Signore, e quella cosa non sarà, e non avverrà; quella cosa sarà quella che il Signore non avrà detta; quel profeta l'avrà pronunziata per presunzione; non temere di lui" (Deuteronomio 18:21-22). L'apostolo Paolo sottolinea che il nostro combattimento non è "contro a sangue e carne" ma è un combattimento spirituale (Efesi 6:10-20) per il quale abbiamo necessità della completa armatura di Dio, pregando in ogni tempo e vegliando con perseveranza "e non essendo in cosa alcuna spaventati dagli avversari" (Filippesi 1:28). "Perchè tali falsi apostoli sono operai fraudolenti, trasformandosi in apostoli di Cristo. E non è meraviglia; perchè Satana stesso si trasforma in angelo di luce ..." (2 Corinzi 11:13-14). Se rimaniamo fedeli per la Via della Verità, seppure "in pericoli fra falsi fratelli" (2 Corinzi 11:26), pastori sviati (Ezechiele 34), falsi profeti ed in ogni sorta di combattimento, noi avremo la vittoria in Cristo, perchè sia manifesto che noi siamo "la lettera di Cristo" (2 Corinzi 3:3), vivendo per lo Spirito e camminando altresì per lo Spirito, come si conviene ad ambasciatori di Cristo. Non mi interessa se conosci la Bibbia a memoria, se parli l'aramaico, l'ebraico, il greco, il latino e parli altri linguaggi strani: voglio vedere i frutti dell'amore di Cristo, della compassione. "Ora, guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in abito di pecore; ma dentro sono lupi rapaci" (Matteo 7:15). "Voi dunque li riconoscerete dai loro frutti" (verso 20).    

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La sofferenza dei cristiani non è una dichiarazione di sconfitta

benedetti in CristoLa sofferenza dei cristiani non è una dichiarazione di sconfitta

Poiché a voi è stato di grazia dato per Cristo, non solo di credere in lui, ma ancora di patir per lui; avendo lo stesso combattimento, il quale avete veduto in me, ed ora udite essere in me” (Filippesi 1:29). Anche questo anno volge al termine ed ognuno è alle prese con il proprio bilancio personale. Per esperienza e per i contatti con tanti fratelli sparsi in Italia ed all’estero, ho scelto di dedicare l’ultimo articolo del 2018 alla sofferenza della fratellanza in questi ultimi tempi. L’Ecclesiaste direbbe: nulla di nuovo sotto il sole. L’apostolo Pietro esorta a resistere “fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze si compiono nella vostra fratellanza, che è per il mondo” (1 Pietro 5:9). La morte, la sofferenza, la malattia, il combattimento, la mancanza … tutto è frutto e conseguenza del peccato. Nessuna di queste condizioni era presente nell’Eden per Adamo ed Eva, per i quali Dio aveva dato una parola di benedizione. E se pure la disubbidienza al Padre ha aperto la porta al peccato ed alle sue conseguenze, Cristo è tornato all’albero del frutto proibito, al legno della croce e ci ha riscattati col suo sangue, per grazia, soltanto per grazia (vedi precedente articolo http://www.pentecostalinelmondo.it/it/passo-dopo-passo/275-ritorno-all-albero.html). Ancora oggi, noi siamo benedetti della benedizione di Abramo: “e tutte le nazioni della terra saranno benedette in te” (Genesi 12:3). Perché la promessa, “la Parola è stata fatta carne, ed è abitata fra noi …” (Giovanni 1:14), e noi siamo benedetti in Cristo, eredi di Dio e coeredi di Cristo (Romani 8:17), più che vincitori in Colui che ci ha amati avanti della fondazione del mondo (Efesi 1:4). Perché allora la sofferenza? Cara sorella, caro fratello, per chi crede in Cristo e cammina per la Via, la sofferenza non è una dichiarazione di sconfitta ma una attiva partecipazione all’opera di Cristo. Stai attraversando il deserto? Gesù stesso fu condotto nel deserto dallo Spirito Santo (Luca 4:1) … come uno di noi, familiare col patire (Isaia 53:3-6). Nel fuoco, Dio ci affina alla santità; e cos’è la santità se non l’assumere in noi l’immagine e somiglianza di Cristo?!, i medesimi sentimenti, come dice Paolo (Filippesi 2:5). Ma anche nel deserto, gli occhi di Dio sono su di noi e nell’afflizione troviamo la consolazione (2 Corinzi 1:4) e l’unzione dello Spirito Santo opera in noi cose migliori. Tutti i santi uomini di Dio sono stati chiamati nel deserto in vista di cose migliori riguardanti il progetto di Dio. Questo cammino, questo tempo, la tua vita e le vite del popolo di Dio hanno una sola chiamata: Cristo, la Via, la Verità e la Vita. Qualunque cosa accada “or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene, a coloro che amano Iddio; i quali son chiamati secondo il suo proponimento” (Romani 8:28). Ma pure, l’afflizione è soltanto per un tempo, perché la chiamata è a testimoniare il buon profumo di Cristo, ad essere noi stessi benedizione per gli altri e “fruttificando in ogni opera buona, e crescendo nella conoscenza di Dio” (Colossesi 1:10).

Cari in Cristo, cerchiamo prima il regno di Dio e la sua giustizia (Matteo 6:33) ed il Padre si prenderà cura di noi (El Shaddai) e provvederà ad ogni nostro bisogno in abbondanza. Portiamo a Lui ogni peso per i meriti di Cristo, con fede perché “tutto è compiuto” (Giovanni 19:30). “E chinato il capo rendè lo Spirito” (verso 30). Lo Spirito Santo è per te, è con te e con il popolo di Dio in vista dei giorni di gloria. Sii benedetto in Cristo!

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FALSI VANGELI

Cristo: la Via, la Verità, la VitaFALSI VANGELI  

"Io mi meraviglio che così presto voi passiate da Colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo. Il quale poi non è un altro vangelo; ma ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertie l'Evangelo di Cristo. Ma quand'anche noi, quand'anche un angelo del cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia egli anatema" (Galati 1:6-8).

"Ma temo che come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti siano corrotte e sviate dalla semplicità e dalla purità rispetto a Cristo. Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno Spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un Vangelo diverso da quello che avete accettato, voi ben lo sopportate!" (2 Corinzi 11:3-4).

"La parola di Cristo abiti in voi doviziosamente, in ogni sapienza ..." (Colossesi 3:16).

"E molti falsi profeti sorgeranno, e ne sedurranno molti. E perchè l'iniquità sarà moltiplicata, la carità di molti si raffredderà. Ma chi sarà perseverato infino al fine sarà salvato. E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, in testimonianza a tutte le genti; ed allora verrà la fine" (Matteo 24:11-14).

"Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo, ed in nome tuo cacciati demoni, e fatte, in nome tuo, molte potenti operazioni? Ma io allora protesterò loro: Io non vi conobbi giammai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d'iniquità" (Matteo 7:21-23).

Questo è il tempo che stiamo vivendo. Tante false dottrine spesso sapientemente portate ai cristiani con parole di apparente sapienza o mischiate al vero Vangelo della Grazia. Il maligno continua a dire: sta scritto. Dio conceda a ciascuno di credere nella Verità della Parola attraverso l'unica VIA tracciata da Cristo. Facciamo attenzione a non essere sedotti da dottrine ed interessi umani e così morire spiritualmente per mancanza di conoscenza.

Jehovah Shammah: la Sua presenza divina ci riempia dell'unzione del Santo.

A Dio tutta la gloria.

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Ritorno all'albero

SONO QUI PER TERitorno all'albero.

"Poi, all'aura del dì, udirono la voce del Signore Iddio che camminava per il giardino. E Adamo, con la sua moglie, si nascose dal cospetto del Signore Iddio, per mezzo gli alberi del giardino. E il Signore Iddio chiamò Adamo, e gli disse: Ove sei? Ed egli disse: Io intesi la tua voce per il giardino, e temetti, perchè io era ignudo; e mi nascosi" (Genesi 3:8-10).

Nella Genesi dopo la creazione, Adamo ed Eva vengono posti nell’Eden e godono della presenza di Elohim, il Creatore dei cieli e della terra. Ma Eva intrattiene una relazione pericolosa con il serpente che la porterà a mettere in dubbio la Parola di Dio e il comandamento di non mangiare il frutto “dell’albero della conoscenza del bene e del male” (2:17). Eva si lascia sedurre dal serpente antico perché cede alla concupiscenza della lingua, della carne, e degli occhi; e con sé trascina anche Adamo. La trasgressione apre la porta al primo peccato: quello di non avere amato Dio al di sopra di ogni cosa; perché l’amore è obbedienza alla Parola di Dio; perché nell’amore di Dio non posso dubitare della Parola. Il peccato spezza la perfetta comunione dell’origine tra Dio e l’uomo, perché un Dio tre volte Santo non può accostarsi al peccato. Per questo, quando Dio scende nell’Eden mostra la lontananza dell’uomo: Adamo, mia amata creatura, “dove sei”? ovvero, perché ti sei allontanato da me? Adamo ed Eva avvertono ora il vuoto che la trasgressione ha creato ed il peso del giudizio che incombe su loro ed hanno paura. Qui al verso 10 troviamo il primo riferimento storico alla paura umana. Dio è il nostro creatore e noi siamo dipendenti da Lui. Allontaniamoci da Dio e sperimenteremo il dolore della paura nelle sue molteplici forme. Ma quando Dio creò l’universo, disse: “Sia la luce. E la luce fu” (Genesi 1:3). Il piano della redenzione era già scritto, avanti della fondazione del mondo. Nella luce data agli uomini era già compresa la luce della Croce, innalzata dalla terra come “Sole di giustizia” (Malachia 4:2).

Nel principio la Parola era, e la Parola era appo Dio, e la Parola era Dio. (…) In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. E la luce risplende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno compresa” (Giovanni 1:1-5). “E la Parola è stata fatta carne, ed è abitata fra noi …” (1:14).

Il primo Adamo si è corrotto ed è caduto. Il secondo Adamo, Cristo Gesù, viene tra noi come uno di noi e ritorna all’albero, al legno della croce ed offre se stesso in sacrificio per l’umanità. “Il salario del peccato è la morte” (Romani 6:23) e “ogni cosa si purifica con sangue, secondo la legge; e senza spargimento di sangue non si fa remissione” di peccato (Ebrei 9:22). Il sangue dell’unigenito Figliuolo di Dio paga il salario del peccato e riscatta l’umanità, ci giustifica, ci riconcilia al Padre (Romani 5:1) e ci santifica. Da rami secchi destinati al fuoco, la Croce ci attrae per essere innestati e divenire rami santi perché la radice è Santa (Romani 11:16). Soltanto per grazia. Il primo Adamo si corrompe e si nasconde. L’ultimo Adamo, Cristo Gesù, allarga le sue braccia sulla Croce e si mostra al Padre ed all’umanità. SONO QUI PER TE!

SONO QUI PER TE, Padre mio, per pagare il conto della tua giustizia. La colpa dell’uomo ricada su di me, l’anima mia è posta per sacrificio (Isaia 53:10). “Ogni cosa è compiuta” (Giovanni 19:30) perché il sangue del “nuovo patto” è stato sparso (Ebrei 12:24).

SONO QUI PER TE, Adamo, uomo, umanità, “poiché Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque creda in lui non perisca ma abbia la vita eterna” (Giovanni 3:16). “Io ti ho riscattato, io ti ho chiamato per nome; tu sei mio” (Isaia 43:1). “Io sono la via, la verità, e la vita; nessuno viene al Padre se non per me” (Giovanni 14:6). “Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, ed io vi darò riposo” (Matteo 11:28). “Or ecco, io sono con voi in ogni tempo, infino alla fine del mondo. Amen” (Matteo, ultimo capitolo, ultimo verso).

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