Pentecostali nel mondo

Roma, Giovedì 18 Aprile 2024 23:33

Vigilanza negli Ultimi Tempi

Ultimi TempiIl sermone profetico. Vigilanza

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 20 luglio 2012 / 20 luglio 2022

10 anni di  pentecostalinelmondo.it

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"Ora riguardatevi, che talora i vostri cuori non siano aggravati d'ingordigia, nè d'ebbrezza, nè delle sollecitudini di questa vita; e che quel giorno non vi venga addosso all'improvviso come un laccio; perché verrà sopra tutti quelli che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate reputati degni di scampare tutte le cose che devono avvenire; e di comparire davanti al Figliuol dell'uomo" (Luca 21:34-36).

Dio stesso esorta gli uomini di ogni tempo; e l'esortazione non è qualcosa di teorico che scende dall'alto, bensì la misericordia di Dio abitata tra noi per un tempo. Talchè, è l'esortazione che viene dalla natura umana in Cristo, vero uomo e vero Dio. Diversamente da quanto avviene nel mondo, l'Autore dell'esortazione mostra se stesso quale esempio più alto di amore, donando la propria vita, il proprio sangue, per acquistare la grazia, la redenzione e la riconciliazione dell'umanità al Padre. Portare la Croce e piantarla sulla terra per gli uomini è il senso profondo di quell'amore che si prende cura di noi dall'origine dei tempi. Tuttavia, questa nostra vita è solo un piccolo tempo; non dimentichiamoci del nostro Creatore, non dimentichiamoci di Cristo, facciamo tesoro della Parola di Dio. Stiamo vivendo tempi profetici e sono tempi assai difficili per tutti, anche se le cose di questo tempo non ci meravigliano più di tanto, avendoci il Maestro preparato. Gesù resta La Via, La Verità e La Vita; non c'è altro di buono. Per ogni necessità, chiediamo e confidiamo nel Signore. Non guardiamo indietro, nessuno sia spaventato o scoraggiato dagli eventi. Rimaniamo fedeli, camminiamo con Cristo per La Via della Verità.  "Chi vince sarà vestito di veste bianca, ed io non cancellerò il suo nome dal libro della vita; anzi confesserò il suo nome nel cospetto del Padre mio, e nel cospetto dei suoi angeli. Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese" (Apocalisse 3:5-6). 

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Il costo della Verità

Il costo della VeritàPoiché noi non falsifichiamo la parola di Dio, come molti altri; ma come per sincerità, ma come da parte di Dio, parliamo in Cristo, nel cospetto di Dio” (apostolo Paolo, II Corinzi 2:17). L’importanza della Parola di Dio è che essa è la Parola di Dio, il messaggio del Creatore per gli uomini. Ed è una Parola che reca conoscenza, luce, Vita. Nell’Eden, il serpente antico sedusse Eva e di conseguenza Adamo, ponendo inimicizia tra l’uomo e Dio. Nel paradiso che Dio aveva donato all’uomo, la trasgressione è la perdita della retta via, la sfiducia nella verità divina, incredulità e ingratitudine. La conseguenza del tradimento è la morte, perché “il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore” (Romani 6:23). Per questo, Cristo viene (interviene a favore di una umanità perduta) e dice: “Io sono la Via, la Verità, e la Vita; nessuno viene al Padre se non per me” (Giovanni 14:6). Gesù è quella Via perduta nell’Eden, quella Verità tradita e quella Vita avvolta dalla morte. La Parola di Dio è il cuore del Cristianesimo perché tutto è racchiuso in essa, e la Parola è stata fatta carne, ed è abitata tra noi per un tempo (Giovanni 1:1-14). La Parola di Dio è Verità; può sembrare un paradosso ma la Parola è divisiva perché divide la luce dalle tenebre, la santità dal peccato “poiché la Parola di Dio è viva, ed efficace, ed è più acuta che qualunque spada a due tagli; e giunge fino alla divisione dell’anima e dello spirito …” (Ebrei 4:12). Falsificare la Parola di Dio equivale a dare retta al serpente antico, a tradire Cristo ed abbracciare il peccato e la morte. Per la Verità di Cristo una Croce è stata innalzata ed il sangue del Giusto è stato sparso. Quel sangue ci chiama a combattere per l’Evangelo della Grazia e questo, inevitabilmente, avrà un costo per tutti noi, popolo di Dio. Come Gesù fu tradito e rinnegato da coloro che avevano persino spezzato il pane con lui, così per noi il combattimento potrà toccarci anche dentro le mura di casa. Qualunque cosa accada, riguardiamo Cristo, cerchiamo prima il regno de’ cieli e il nostro Padre celeste provvederà ad ogni cosa. Qualunque cosa accada, non rivoltiamoci indietro, andiamo avanti per fede, cerchiamo la gloria di Dio e la sua misericordia.  

Camminiamo per la Via della Verità che conduce alla Vita eterna, servendo CRISTO.

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La sofferenza dei Cristiani. Fedeltà nelle prove

Sofferenza&FedeltàLa sofferenza dei Cristiani. Fedeltà nelle prove.

 

Poiché a voi è stato di grazia dato per Cristo, non solo di credere in lui, ma ancora di patire per lui; avendo lo stesso combattimento, il quale avete veduto in me, ed ora udite essere in me” (Filippesi 1:29-30).

La sofferenza ha sempre accompagnato l'uomo nel corso dei secoli. Ma la sofferenza dei cristiani, di coloro cioè che hanno creduto ed accettato Cristo nella propria vita come Signore e Salvatore, assume un significato speciale. In tutta la Parola di Dio vediamo uomini e donne fedeli eppure chiamati ad attraversare prove assai difficili. Ad Abramo fu chiesto di sacrificare il proprio figlio Isacco; molto note le "pene di Giobbe" che arrivò a perdere i propri figli. Ma anche venendo al Nuovo Testamento, Giovanni Battista (la voce d'uno che grida nel deserto) che attraversa i suoi ultimi giorni in carcere finendo con la testa su un vassoio; Stafano, primo martire, ucciso per la testimonianza di Cristo; e così Paolo, perseguitato per essere il testimone di Cristo ai gentili. La sofferenza dei cristiani nel cammino è biblica, cioè nessuno deve sorprendersi quando è chiamato ad attraversare la prova; Gesù stesso rivelò la "tribolazione nel mondo" (Giovanni 16:33) ma aggiunse: "state di buon cuore, io ho vinto il mondo" e "io sono con voi in ogni tempo, fino alla fine del mondo. Amen" (Matteo 28:20).

Chi non è passato per il deserto? Israele lo ha conosciuto bene. Giovanni Battista, figura meravigliosa della fedeltà in Cristo. Il Messia ha attraversato il deserto, e su un punto dobbiamo meditare: Gesù viene battezzato al Giordano, è ripieno di Spirito Santo e lo stesso Spirito lo conduce "nel deserto, per essere tentato dal diavolo" (Matteo 4:1). Non c'è vittoria senza prova, non c'è fedeltà senza sofferenza. In Cristo abbiamo la vittoria dopo il combattimento. Quante tempeste ha dovuto affrontare Paolo? ma in tutte, il Signore ha combattuto e vinto con lui; "è necessario che queste cose avvengano" (Matteo 24:6). Nella prova che tutti affrontiamo, nessuno si scoraggi, nessuno venga meno nella fede o dubiti della misericordia di Dio. Nel deserto, noi ritroveremo le orme di Cristo ed Egli camminerà con noi. Per amore di Cristo, nell'amore, sopportiamo ogni cosa per fede. "Attendi il Signore, fortificati, ed egli conforterà il tuo cuore. Spera pure nel Signore" (Salmo 27:14).

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20 luglio 2012 / 20 luglio 2021

9 anni di  pentecostalinelmondo.it

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Dio ci benedica!

Israele a Cristo nella fine de' giorni

Ultimi Tempi"Poichè i figliuoli d'Israele se ne staranno molti giorni senza re, e senza principe; senza sacrificio, e senza statua; senza efod, e senza idoli. Poi i figliuoli d'Israele ricercheranno di nuovo il Signore Iddio loro, e Davide lor re; e con timore si ridurranno al Signore, ed alla sua bontà, nella fine de' giorni

(Antico Testamento, Profeta Osea, cap. 3, versi 4-5)

Mentre mi accingevo a scrivere questo articolo, mi ha colpito ed addolorato la scomparsa di un uomo le cui lezioni sull’Antico Testamento ho seguito con immenso piacere e crescente affetto. In data 4 aprile (22 di Nissàn 5781, ultimo giorno di Pesach) è venuto a mancare Rav Elia Richetti (1950), già Rabbino capo delle Comunità ebraiche di Trieste e Venezia. Nel mondo evangelico ed evangelico pentecostale è sempre un argomento vivo quello del rapporto con il popolo d’Israele. Al di là delle singole posizioni denominazionali e personali, abbiamo in comune il Dio d’Israele ed adoriamo il Dio d’Israele che si è manifestato in Cristo per la dispensazione della Grazia, della Riconciliazione e dello Spirito Santo. Il nostro compito di cristiani non è quello di giudicare il popolo d’Israele, bensì quello di pregare per esso, perché si adempiano le moltissime profezie, dell’Antico e del Nuovo Testamento, secondo le quali arriverà il giorno in cui questo popolo riconoscerà in Cristo Gesù (crocifisso e risorto) il Messia che ancora oggi sta aspettando.

“… e riguarderanno a me che hanno trafitto; e ne faranno cordoglio che si fa per il figliuolo unico; e ne saranno in amaritudine, come per un primogenito. In quel giorno vi sarà un gran cordoglio in Gerusalemme” (Zaccaria 12:10-11).

Sull’avvenire di Israele, consiglio di leggere l’Epistola di Paolo ai Romani, capitolo 11. Per la “caduta” di Israele è avvenuta la salvezza dei Gentili (i non appartenenti al popolo di Dio) perché la loro “diminuzione” è la ricchezza dei Gentili (versi 11-12). “… induramento è avvenuto in parte a Israele, finché la pienezza dei Gentili sia entrata. E così tutto Israele sarà salvato, secondo ch’egli è scritto ... (verso 25-26).

Tanti anni fa un Rabbino convertito al cristianesimo arrivò a dire che Dio ha amato il mondo più del suo popolo perché per salvare il mondo ha sacrificato Israele; e il richiamo sembra proprio al noto verso di Giovanni 3:16: “Poiché Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque creda in lui non perisca, ma abbia la vita eterna”. Perché Cristo è la chiamata universale.

Ma Israele resta l’Israele di Dio. Scrive Paolo: “Ben son essi nemici, quant’è all’evangelo, per voi; ma quant’è all’elezione, sono amati per i padri. Perché i doni, e la vocazione di Dio, sono senza pentimento” (Romani 11:28-29).

Israele verrà a Cristo, anzi Israele sta per venire a Cristo. Questo tempo è ormai alle porte. Questa è la profezia che sta per adempiersi. La Stella di David (Israele) riconoscerà “la radice e la progenie di Davide”, Cristo, la Stella del Mattino (Apocalisse 22:16), e quel sangue della Croce unirà due popoli: quello salvato per Grazia (i Cristiani) e quello amato per elezione (Israele). Perché Cristo “è la nostra pace, il quale ha fatto dei due popoli uno solo” (Efesini 2:14).    

Ritornando al verso di apertura del profeta Osea, questi che stiamo vivendo sono gli “ultimi giorni” in senso biblico, “la fine dei giorni”. Su questo tema, il libro di recente pubblicato Ultimi Tempi 2027” (Amazon).

A Dio tutta la gloria!

Gianfranco Annino

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Levatevi e camminate!

Ultimi Tempi 2027LEVATEVI  E  CAMMINATE!

"Levatevi, e camminate! perchè questo non è il luogo del riposo; poichè è contaminato, egli vi dissiperà, ed anche di una dissipazione violenta" (Michea 2:10). Sia l'Antico che il Nuovo Testamento incoraggiano i credenti ad andare avanti, qualsiasi cosa accada. Cristo è La Via da seguire ma anche la Verità e la Vita. Annunciare oggi La Verità di Cristo come unica possibilità di salvezza per l'uomo significa sostenere che ogni altra non è verità; e questo è considerato un atto di arroganza e fonte di attacchi. Non dimentichiamo Stefano, primo martire, lapidato per aver difeso il Vangelo di Cristo ma anche tutte le persecuzioni, le sofferenze e le uccisioni dei Cristiani nel primo secolo della Chiesa. L'Ecclesiaste direbbe che non c'è nulla di nuovo sotto il sole. Nella Grazia, come abbiamo il privilegio di partecipare alle sofferenze della Croce, abbiamo altresì la gioia ed il privilegio di essere figliuoli dell'Iddio Altissimo. "ORA ricordatevi de' giorni di prima, ne' quali, dopo essere stati illuminati, voi avete sostenuto un gran combattimento di sofferenze (Ebrei 10:32). Tutti noi sappiamo che ci attendono giorni difficili, giorni nei quali la fede e la perseveranza dei santi verrà messa a dura prova. Preghiamo e manteniamoci fedeli ricordando le parole del Maestro: "Or ecco io sono con voi fino alla fine dell'età presente" (Matteo, ultimo capitolo, ultimo verso).

Di questi Ultimi tempi si parla nel libro da poco pubblicato che più di ogni altra cosa vuole sottolineare il valore della Grazia in Cristo e la necessità di perverare nella fede. Un libro che consigliamo anche per ripercorrere le basi della fede cristiana. Dio ci benedica.

"Ultimi Tempi 2027" disponibile su Amazon

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