Era il 14 aprile 1906
Un piccolo gruppo di credenti animato da un grande desiderio di ricerca dei doni dello Spirito Santo iniziò a riunirsi in Los Angeles – California, in un vecchio edificio al 312, Azusa Street. Era il 14 aprile 1906. Il Signore non mancò di rispondere ed un grande risveglio ed una fresca esperienza di pentecoste ebbero inizio; moltitudini di uomini e donne, di diverse culture, lingue e colore furono guarite, riempite dello Spirito Santo, iniziando a parlare in altre lingue, come nella Pentecoste del Nuovo Testamento. Un nuovo risveglio partiva da uomini poveri ma potentemente arresi al Signore in semplicità di fede. Una rinnovata forza del Corpo di Cristo che diede nuovo vigore al movimento pentecostale mondiale.
“Ravvedetevi e ciascun di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, in remissione dei peccati; e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perciocché a voi è fatta la promessa, ed ai vostri figliuoli, ed a coloro che verranno per molto tempo appresso; e a quanti il Signore Dio nostro ne chiamerà” (Atti degli Apostoli, cap. 2, verso 39).


Sono tempi di estrema difficoltà per ogni uomo; difficoltà che possono essere di natura economica, familiare, fisica o spirituale. Magari tutto procede bene all’apparenza ma l’ansia, la depressione o il senso di insoddisfazione non danno tregua. Dove posso allora trovare un vero aiuto? Nella Parola di Dio, nel libro del profeta Isaia troviamo scritto: “Guai a coloro che scendono in Egitto per soccorso …. e non riguardano al Santo d’Israele, e non cercano il Signore” (cap. 31, verso 1). E’ inutile cercare conforto nell’uomo; soltanto Dio ha la risposta giusta per la vita di ognuno di noi, “poiché Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo Unigenito Figliuolo affinché chiunque creda in Lui non perisca ma abbia la vita eterna” (Giovanni 3:15). Quale meravigliosa attenzione e quale amore ha avuto Dio per le sue creature! Ed è una porta sempre aperta ed una mano sempre pronta ad afferrare chi si rivolge a Lui con fede. Quale invito meraviglioso ha rivolto Gesù all’uomo affranto: “venite a me voi tutti che siete travagliati ed aggravati ed io vi darà riposo” (Matteo 11:28). La vera pace è soltanto in Cristo.
Le mille luci di queste moderne società hanno confuso gli occhi, la mente ed il cuore. Ma alla fine, in fondo, di cosa ha veramente bisogno l’uomo nel suo cammino? Dio “ha posto l’eternità nel cuore degli uomini” (Ecclesiaste 3:11) e niente e nessuno può rispondere e colmare questo bisogno se non Dio stesso. “Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, ed io vi darò riposo…. e voi troverete riposo alle anime vostre” (Matteo cap. 11, versi 28 e 29). “O voi tutti che siete assetati, venite alle acque; e voi che non avete alcuni danari, venite, comperate, e mangiate; venite, dico, comperate senza danari, e senza prezzo, vino e latte” (Isaia cap. 55, verso 1). “L’uomo non vive di pan solo, ma d’ogni parola che procede dalla bocca di Dio” (Matteo 4:4). “Guardate che non vi sia alcuno che vi tragga in preda per la filosofia, e vano inganno, secondo la tradizione degli uomini, secondo gli elementi del mondo, e non secondo Cristo” (Lettera ai Colossesi, 2:8). Anziché, dunque, correre dietro al vento ed alle vanità di questo mondo, affidiamo a Dio la nostra vita, avendo in Cristo vita in abbondanza. Affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e .. credendo, abbiate vita nel nome suo (Giovanni 20:31).
Essendo per ogni maniera afflitti, ma non però ridotti ad estreme distrette; perplessi, ma non però disperati; perseguiti, ma non però abbandonati; abbattuti, ma non però perduti" (II° Corinzi, cap. 4, versi 8-9). Bellezza della Parola di Dio, anche oggi pienamente valida e operante. Quanto riferito dall'apostolo Paolo può bene rispecchiare oggi il sentimento di molti credenti, afflitti nelle difficoltà della vita quotidiana. Ma non dimentichiamo mai chi siamo, da dove veniamo e soprattutto chi è stato e chi è Cristo per noi. Infatti, sappiamo anche che "tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo, cioè, la fede nostra. Chi è colui che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figliuolo di Dio?" (I° Giovanni, cap. 5, versi 4-5). 


