Terremoto Italia
Siamo vicini a tutti i familiari delle vittime del recente terremoto. Dio non mancherà di consolare i cuori afflitti perchè soltanto in Cristo è la vera pace. Dio è buono e la sua misericordia dura in eterno. Le nostre preghiere sono già al Suo cospetto. Invitiamo la fratellanza ad intercedere con preghiere ma anche, secondo le possibilità di ciascuno, ad aiutare quanti sono nel bisogno con azioni concrete, ricordando che come Cristo è venuto per servire, così parimenti siamo noi chiamati a servire. "Mentre dunque abbiamo tempo, facciamo bene a tutti ..." (Galati 6:10).
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In molti Paesi, in molti regimi, in molte parti del mondo, nemici della Croce hanno detto che Cristo non avrebbe mai avuto il passaporto per entrare. Molti di quegli uomini sono morti, imperi, regimi e muri sono caduti e l'Evangelo della Grazia di Cristo si è diffuso come pioggia. Pensiamo a molti Paesi Africani, alla Cina, all'Albania, all'India, alla Russia, all'Iran dove è oggi in corso un grande risveglio cristiano e, dopo sofferenze e persecuzioni, la chiesa clandestina inizia ad emergere. Abbiamo anche notizie di moltissimi musulmani che stanno dando il loro cuore a Cristo e molti ricevono miracoli, guarigioni e battesimo di Spirito Santo. Alcune di queste storie fanno notizia, la maggior parte no. E questo perchè c'è un problema di incolumità della vita di quanti si convertono al cristianesimo; ma soprattutto, perchè questi nostri fratelli/sorelle in Cristo devono rimanere all'interno delle loro comunità e testimoniare dall'interno il grande Amore della Croce. Questi nuovi fratelli possono arrivare dove noi non arriveremmo mai per via della caratteristica chiusura delle comunità musulmane. A noi, il compito e dovere di sostenere questi fratelli/sorelle con una preghiera continua, perchè il buon profumo di Cristo ed il Vangelo possano toccare ogni giorno nuovi cuori e conquistare anime alla gloria di Dio. "Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro d'osservar tutte le cose che v'ho comandate. Ed ecco, Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente" (Matteo, ultimi 2 versi).
L'ulteriore attentato del 22 marzo ha scosso non solo Bruxelles ma il mondo. Come cristiani siamo chiamati ad essere operatori di pace, a pregare per i familiari delle vittime, per quanti sono rimasti feriti o comunque coinvolti, fisicamente o emotivamente e per le autorità chiamate ad intervenire.
"Perchè mi fai tu veder l'iniquità, e mi fai spettatore della perversità? e perchè vi è davanti a me rapina, e violenza? e vi è chi muove lite e contesa? Perciò, la legge è indebolita, e il giudizio non esce giammai fuori; perchè l'empio intornia il giusto; perciò esce il giudizio tutto storto" (Libro del Profeta Abacuc, 1:3-4).
"... negli ultimi giorni sopraggiungeranno tempi difficili" (2 Timoteo 3:1). Malvagità diffusa, calamità violente, venti di guerra e falsi profeti. Ma tutto questo non può coglierci di sorpresa. La Parola, Gesù stesso e gli apostoli ci hanno già abbondantemente avvertito; sapendo, inoltre, che "non sta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato alla Sua propria autorità" (Atti 1:7). Il nostro compito è conservarci fedeli in Cristo, testimoniare che ancora oggi è tempo di grazia e pregare gli uni per gli altri affinchè rimaniamo sempre all'ombra della Sua misericordia. Preghiamo per le popolazioni e la fratellanza colpite dalla violenza delle guerre locali e dal terrorismo; preghiamo per la Siria, l'Iraq, l'Afganistan, il Pakistan, per l'Africa e per tutte le terre dove i cristiani sono perseguitati e per quanti sono torturati ed imprigionati a motivo di Cristo, sapendo che "molto può l'orazione del giusto, fatta con efficacia" (Giacomo 5:16). Preghiamo per l'IRAN dove nonostante i divieti e le persecuzioni, la Chiesa di Cristo cresce in fede, in numero ed in opere.
29 ottobre 2015. Le popolazioni e la fratellanza cristiana d'Iraq e Siria stanno attraversando momenti di grande sofferenza e prova. In molti sono costretti a lasciare ogni cosa, scappare con le proprie famiglie e cercare rifugio attraversando i confini, a volte con mezzi improvvisati, oppure a piedi. Noi preghiamo per ogni uomo, donna, bambino ed anziano, affinchè l'Eterno possa raccogliere e proteggere i suoi figliuoli ed avere misericordia di tutti noi. La comunità internazionale può aver girato la testa di fronte a questa sofferenza ma lo sguardo di Dio scorre del continuo l'universo ed Egli nella Sua misericordia provvede: "Abbiate pace in me; voi avrete tribolazioni nel mondo; ma state di buon cuore, io ho vinto il mondo" (Giovanni 16:33). "Or ecco, Io sono con voi in ogni tempo, infino alla fin del mondo. Amen" (Matteo, ultimo capitolo, ultimo verso). Dio faccia sovrabbondare su di voi le Sue benedizioni.


