Ho pregato ma Dio non mi ha risposto. Cosa devo fare?
Dio risponde sempre; e la risposta può essere: sì, no o aspetta. Quando preghiamo ci aspettiamo una risposta immediata secondo i nostri ragionamenti. Ma Dio è in cielo e noi siamo in terra e spesso (anzi, quasi sempre), noi non abbiamo il senso delle cose divine, eterne. Allora: 1) Proviamo noi stessi e verifichiamo la richiesta avanzata. Es. Signore voglio essere ricco, attraente e voglio l’ultimo modello di macchina extra lusso; non aspettarti risposte, non è preghiera conveniente, anzi dimostra una lontananza dall’Evangelo; una risposta positiva sarebbe un danno per la tua vita spirituale. “Voi domandate e non ricevete, perché domandate male, per spendere nei vostri piaceri” (Giacomo 4:3). 2) Viviamo una vita coerente con l’Evangelo? Leggiamo la Bibbia? Siamo in comunione e vicini a Dio da parlargli in intimità a cuore aperto? 3) Abbiamo pregato con fede? cioè credendo che Egli ci ascolta e secondo i Suoi piani interverrà per il nostro bene? O abbiamo pregato pensando “tanto lo sapevo che Tu non intervenivi ma ci ho voluto provare”. 4) la nostra preghiera è stata perseverante? Prendiamo esempio da Giacobbe: Signore “non ti lascerò andare finché Tu non mi abbia benedetto” (Genesi 32:26).
Cosa devo fare? Esaminato e verificato quanto detto, torna a pregare a piedi di Cristo, persevera ed abbi fede; “Gesù le disse: non ti ho Io detto che se tu credi, tu vedrai la gloria di Dio?” (Giovanni 11:40).
Se vuoi possiamo pregare per te; scrivici a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Tante volte soffriamo perché siamo nel posto sbagliato, siamo noi al centro mentre invece Cristo dovrebbe stare al centro della nostra vita. Continuiamo a dire io, io, io … i nostri obiettivi, i nostri desideri sono rivolti a noi stessi … mentre Gesù insegna (sermone sul monte) “cercate prima il regno di Dio e la Sua giustizia” (Matteo 6:33). “E che giova all’uomo se guadagna tutto il mondo e fa perdita dell’anima sua?” (Marco 8:36). L’uomo soffre la propria ribellione a Dio, la propria anarchia interiore ed allontanandosi dal calore di Cristo sente l’anima gelarsi dentro, soffre, eppure persiste per le proprie vie che non sono “la Via, la Verità e la Vita” indicate da Cristo. Allora, bisogna tornare alla fonte, al Creatore del cielo e della terra, “bisogna che Egli cresca, e che io diminuisca” (Giov. 3:30), bisogna tornare all’Evangelo della Grazia, all’Evangelo apostolico, aprendo la propria Bibbia e chiedendo a Dio più conoscenza di Lui, sapendo che “la fede viene dall’udire e l’udire si ha per mezzo della parola di Dio” (Romani 10:17).
Il popolo di Dio ha una urgenza: riconoscere e capire quanto segue: la fede che rifiuta il compromesso è quella che riceve il soprannaturale perchè riguarda alle "cose migliori" (Filippesi 1:10), all'eccellenza spirituale, anzichè a quelle terrene. "Non errate voi per ciò che ignorate le scritture e la potenza di Dio?" (Marco 12:24). I segni accompagneranno coloro che crederanno; cioè non coloro che diranno "Signore, Signore.." ma coloro che crederanno pienamente, senza dubitare, morendo al mondo e potendo dire come Paolo: "non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me" (Galati 2:20). Oh Signore, aumentaci la fede, aiutaci ad avere "la mente di Cristo", aiutaci a rendere una testimonianza verace e degna dell'Evangelo, aiutaci a camminare secondo i Tuoi insegnamenti e rimanere fedeli sino all'ultimo respiro che nella Tua misericordia ci concederai.
"E ho questa fiducia: che Colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. Ed è giusto che io senta così di tutti voi, perché io vi ho nel cuore, voi tutti che, tanto nelle mie catene quanto nella difesa e nella conferma del vangelo, siete partecipi con me della grazia. Infatti, Dio mi è testimone come io vi ami tutti con affetto profondo in Cristo Gesù. E prego che la vostra carità abbondi sempre più in conoscenza e in ogni intendimento, perchè possiate apprezzare le cose migliori, affinché siate limpidi ed irreprensibili per il giorno di Cristo, ripieni di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio" (Filippesi 1:1-11). Nel libro di Malachia è scritto che Dio ha un libro di memoria (3:16). Dio ci aiuti ad essere limpidi ed irreprensibili, a cercare "prima" il regno dei cieli, a cercare una sempre migliore conoscenza di Cristo perché, come dice Paolo, possiamo "avere la mente di Cristo". Per il mondo questo è pazzia; ma per chi ha conosciuto e sperimentato la nuova nascita e la giustificazione in Cristo questo è il santo desiderio di camminare per Via della Verità che conduce alla Vita eterna. Signore aumentaci la fede ed aiutaci ad essere degni dell'evangelo e della grazia che ci è stata concessa per amore. Aiutaci Signore ad essere benedizione per gli altri ed a condividere questa meravigliosa verità della salvezza.
“Negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori … sleali, calunniatori, intemperanti, spietati … amanti del piacere anziché di Dio, aventi l’apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza” (2 Epistola di Paolo a Timoteo, cap. 3). Se così scriveva l’apostolo Paolo circa duemila anni fa, dove siamo oggi? Ogni tanto, esce qualcuno che avrebbe la data della fine del mondo. Non siamo tra quelli, perché secondo la Parola di Dio, soltanto Lui che è il creatore del cielo, della terra e dell’universo, conosce ogni cosa; ed essendo anche il Signore del tempo, Egli deciderà quel momento dell’ultimo istante che a nessun altro è dato sapere. Tuttavia, possiamo affermare che questi sono gli ultimi tempi; questi giorni che noi stiamo vivendo sono gli ultimi tempi della pazienza divina di Dio e della Sua misericordia. Ancora oggi, però, e sino all’ultimo istante prima della Sua venuta per tutti (“chiamata universale” a giudizio) o della morte del singolo (“chiamata individuale” a giudizio), ancora oggi è il tempo della grazia. Significa che in un mondo immerso nella sofferenza per il proprio peccato e per la propria malvagità, il sacrificio di Cristo sulla croce continua ad operare “affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia la vita eterna” (Giovanni 3:15). I tempi sono terribili e l’uomo è sprofondato nel dolore di quel veleno mortale, letale, chiamato peccato. Ma Dio ha mostrato il Suo piano meraviglioso di riscatto; un antidoto è stato provveduto: il sangue di Cristo versato sulla croce è ancora oggi così potente da salvare, guarire, affrancare, giustificare e santificare. Qualunque cosa accada, lascia perdere le cose del mondo, le strade del mondo che portano alla disperazione e vieni a Cristo che ha provveduto la Via della Verità che conduce alla Vita eterna. Il primo comandamento è di amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, la mente e la forza. Non cerchiamo la nostra gloria o la gloria degli uomini. “Cercate prima il regno dei cieli” (Matteo 6:33) e il Signore provvederà a rendere dolce il tuo cuore ed a mettere pace dentro di te ed intorno a te; solo allora, tu stesso sarai operatore di pace, ambasciatore di Cristo, strumento di benedizione per gli altri. Qualunque cosa accada, il nostro cuore non sia spaventato; confida nel Signore, confida in Gesù che ha promesso “Io sono con voi in ogni tempo, sino alla fine del mondo. Amen” (Matteo, ultimo capitolo, ultimo verso). 


