Prendere la propria croce
"Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso, prenda la sua croce e mi segua" (Matteo 16:24). Il vero problema odierno non è la malvagità del mondo ma l'incredulità e la malvagità che si stanno rivelando nella chiesa. Stiamo vivendo gli ultimi tempi. Vediamo la fede venir meno, vediamo prosperare false dottrine e non vediamo più il fuoco dello Spirito Santo all'opera. Negli Atti degli apostoli vediamo uomini che ad ogni passo stravolgevano le città con la Parola di Dio, con la chiamata al pentimento e si vedeva che erano stati con Gesù. Oggi noi ridiamo e scherziamo con il mondo ed il mondo è entrato nelle chiese e sta "evangelizzando" i credenti; o peggio, è il mondo che è salito sul pulpito e predica le sue dottrine mondane di perdizione. Paolo dirà "Io son crocifisso con Cristo; e vivo, non più io, ma Cristo vive in me" (Galati 2:20); "io non mi proposi di sapere altro tra voi se non di Cristo e di Cristo crocifisso (1 Corinzi 2:2). Noi cantiamo "tutto a Cristo io mi arrendo ..." ma sono solo parole; "voi non avete ancora contrastato fino al sangue, combattendo contro al peccato" (Ebrei 12:4). Ci sono dei passaggi di Gesù che oggi devono far tremare la chiesa ed ogni credente perchè sono parole dirette del Maestro e indirizzate proprio alla chiesa: "Ma, quando il Figliuol dell'uomo verrà, troverà Egli pur la fede in terra?" (Luca 18:8); "molti mi diranno, in quel giorno, Signore, Signore ... Ma io allora protesterò loro ... dipartitevi da me, voi tutti operatori di iniquità" (Matteo 7:22-23). Se siamo nati di nuovo, se siamo in Cristo, adesso siamo chiamati a crescere. Fratelli è il tempo per noi tutti di allontanarci dal mondo, di spegnere quella televisione che non è di alcuna edificazione (anzi...), è tempo di una maggiore consacrazione; tempo di crescere nella fede, crescere nella pienezza dello Spirito Santo, crescere nella conoscenza e nella carità. Dio ci aiuti ad incidere la Sua legge nei nostri cuori, ad afferrare il senso delle cose di Dio, ad avere l'eternità sui nostri occhi. "Ma per voi che avete timore del mio nome spunterà il sole della giustizia" (Malachia 4:2). Aspettando con fede la lucente stella del mattino. "Lo Spirito e la sposa dicono: Vieni. E chi ha sete, venga; e chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita" (Apocalisse 22:17).
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“E avverrà negli ultimi giorni, dice Dio, che spanderò del mio Spirito sopra ogni carne” (Atti 2:17).
"Colui di voi ch'è senza peccato getti il primo la pietra ..." (Giovanni cap. 8:7). E' il famoso passo della donna adultera condotta innanzi a Gesù da Farisei e Scribi. La prima cosa che possiamo notare è la finalità: non di giustizia, ma per tentare Cristo, "per poterlo accusare". Credo che la prima risposta di Gesù sia nel Suo gesto: "ma Gesù chinatosi in giù, scriveva col dito in terra". I Farisei e gli Scribi avevano richiamato la legge di Mosè, quella legge che il dito di Dio aveva scritto ma che Israele, "popolo di collo duro", aveva sempre infranto, praticandola solo nell'apparenza e stravolgendone la pratica ed il senso profondo. E Gesù con quel gesto li richiama alla legge e scrive la loro colpa nel momento in cui rende palese la malvagità dei loro cuori. Tant'è che "convinti dalla coscienza, ad uno ad uno se ne uscirono fuori". Allora come oggi, resta il fatto che il cuore dell'uomo è insanabilmente malvagio (Geremia 17:9) e ciascuno stima se stesso superiore agli altri ed è facile nella maldicenza, nell'accusa verso il prossimo, nel "puntare il dito" (Isaia 58:9). Ma nel passo dell'adultera, come nell'intero messaggio dell'Evangelo, Gesù ci insegna a posare le nostre pietre ed a raccogliere la grazia ai piedi della Croce, in dono per il sacrificio di Cristo; ci incoraggia ad abbandonare la vecchia natura peccaminosa e resuscitare a nuova vita (Giovanni 3) in Cristo, dove c'è un cuore nuovo, una mente nuova, una carne nuova, nuovi pensieri, nuovi occhi, nuova lingua; e tutto è nuovo perchè Dio fa cose nuove (2 Corinzi 5:17). Umanamente, possiamo prendere due uomini sulla terra: il più criminale e quello più rispettabile; se poi li mettiamo al cospetto dell'eccellenza di Cristo, quale volete che sia la differenza?! nessuna, entrambi sono peccatori. Ed il peggior peccato è l'idolatria, il credere in se stessi più che in Dio ed il pensare di potercela fare da soli. Cosa può fare la grazia? Gesù è in croce (Luca 23:39 e ss.) ed il malfattore in croce al suo fianco riconosce in Gesù il suo Dio, il suo personale Salvatore ed affida a Lui la sua vita ("ricordati di me"); e Gesù gli disse: "oggi tu sarai meco in paradiso". L'adultera ed il malfattore ottennero grazia in dono. Può succedere allora che il "peggiore" degli uomini si converte e viene salvato mentre l'uomo che appare "rispettabile" agli occhi di questo mondo rigetta Cristo e l'Evangelo, così condannando se stesso. Barak Obama, Hassan Rouhani, Salvatore Riina, Merkel, Bashar al-Assad, Erdogan, Renzi, Berlusconi, .... tutti noi siamo pecore che hanno bisogno del buon Pastore. "Dio non ha riguardo alla qualità delle persone" (Atti 10:34), "poichè Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figliuolo affinchè chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia la vita eterna" (Giovanni 3:16). Oggi è ancora giorno di grazia: andiamo a CRISTO!
Una delle domande più frequenti è: ma se Dio esiste perchè il mondo è in queste condizioni? La risposta è che quello che vediamo è la conseguenza della ribellione degli uomini a Dio, la conseguenza di cattive scelte sulla premessa della libertà concessa; e la prima scelta sbagliata dell'uomo è il rinnegare Dio e pensare di potercela fare da solo. Dio resta un Dio d'amore che tuttavia permette il male, pur mantenendolo nei limiti destinatigli. Questo, ad esempio, è il tema centrale del Libro di Giobbe. Se è vero che questa è una generazione perversa e malvagia è anche vero che "Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinchè chiunque crede in Lui non perisca ma abbia la vita eterna" (Giovanni 3:16). E' vero che c'è tanto male; ma è altrettanto vero che ancora oggi c'è tanto amore nel sacrificio di Cristo che ogni uomo può attingere per cambiare la propria vita e tirarsi fuori ... santificarsi. Non guardiamo "in basso"; alziamo gli occhi a Cristo, riconosciamoci peccatori e mancanti e afferriamo per fede la nuova nascita nel nostro Salvatore. I tempi sono terribili; ed in tempi malvagi Dio non stette a guardare; pensate al diluvio al tempo di Noè o alla distruzione di Sodoma e Gomorra al tempo di Lot. E' vero oggi siamo nella dispensazione della grazia e Dio è buono e misericordioso ma è anche scritto: "Lo Spirito mio non contenderà in perpetuo con gli uomini" (Genesi 6:3). Riguardando la storia della chiesa, nei periodi più bui, uno dei modi di Dio di intervenire è il risveglio. Possa Dio concerderci in questo tempo un potente risveglio, unica speranza per questa generazione. Ogni credente è chiamato a pregare per sè e per questa generazione, "recuperando il tempo, perchè i giorni sono malvagi" (Efesi 5:16); siamo chiamati a non essere "sonnacchiosi" ma pronti, sapendo che la venuta del Maestro è alle porte "finchè schiarisca il giorno, e che la stella mattutina sorga ne' cuori vostri (2 Pietro 1:19). Dio ci benedica tutti.


